La crisi in Niger: l’Unione Europea e gli Stati Uniti appoggiano l’Ecowas
La posizione dell’Unione Europea e degli Stati Uniti
La minaccia di un intervento militare
L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno espresso il loro sostegno all’Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, che ha dato un ultimatum di una settimana ai golpisti che hanno preso il controllo in Niger. L’Ecowas ha minacciato un intervento militare per ripristinare il governo del presidente deposto, Mohamed Bazoum. Tuttavia, i golpisti, guidati dal leader autoproclamato Abdourahamane Tchiani, hanno respinto l’invito, sfruttando il sentimento anti-francese nel paese e accusando la Francia di tentare un intervento militare per riportare al potere il presidente deposto.
La risposta della Francia
La Francia, accusata dai golpisti di cercare di intervenire militarmente in Niger, ha negato le accuse. La ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha dichiarato che le affermazioni dei golpisti sono false e ha sottolineato che è ancora possibile riportare il presidente deposto Mohamed Bazoum al potere. Ha inoltre sottolineato l’importanza di stabilizzare la situazione in Niger per la sicurezza del paese e dei suoi vicini.
La situazione in Niger
Arresti e restrizioni
I golpisti hanno continuato la repressione contro i membri del governo deposto, arrestando quattro ministri, un ex ministro e il leader del partito del presidente. Hanno inoltre vietato l’esportazione di oro e uranio verso la Francia. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno ribadito il loro sostegno all’Ecowas, sottolineando l’importanza di difendere l’ordine costituzionale in Niger e di reintegrare immediatamente il governo legittimo e democraticamente eletto.
La posizione di altri paesi
La Germania è stata il primo paese a prendere una misura concreta nei confronti del Niger, sospendendo tutti i pagamenti al governo locale e interrompendo il lavoro bilaterale per lo sviluppo. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che l’attacco al governo democraticamente eletto mette a rischio i legami tra l’UE e il Niger. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affermato che l’Italia sta lavorando a una soluzione diplomatica per risolvere la crisi in Niger. La Russia, invece, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione nel paese africano e ha chiesto un rapido ripristino dello stato di diritto.