La crisi in Ucraina continua a preoccupare il mondo, con attacchi e bombardamenti che colpiscono la popolazione civile e le infrastrutture del paese. In questo contesto, la solidarietà internazionale si fa sentire, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ringrazia l’Italia per il suo sostegno.
Attacchi su Kiev e altre città ucraine
Bombardamenti su Kiev
La capitale ucraina, Kiev, è stata colpita da diversi attacchi nelle ultime ore, con missili e droni kamikaze lanciati dalle forze russe. Le difese aeree ucraine sono riuscite ad abbattere tutti i droni, evitando ulteriori danni. Durante gli attacchi, un bambino di 11 anni e un uomo di 68 anni sono rimasti feriti.
Esplosioni in altre città
Oltre a Kiev, anche altre città ucraine sono state colpite da esplosioni e attacchi. Nella regione di Zaporizhzhia, un civile è morto e altri due sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti russi. Le autorità locali hanno segnalato la distruzione di 31 abitazioni.
Solidarietà internazionale e ruolo della Cina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato l’Italia per il suo sostegno nella difesa della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina. In un messaggio su Twitter, Zelensky ha scritto: “Congratulazioni a Giorgia Meloni e al popolo italiano per la Festa della Repubblica Italiana. Apprezziamo la solidarietà e il pieno supporto dell’Italia nella difesa della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina. Oggi l’Ucraina lotta per i valori europei di democrazia e libertà, che condividiamo con il popolo italiano”.
Nel frattempo, l’inviato speciale cinese sulla questione ucraina, Li Hui, ha dichiarato che il rischio di escalation della crisi “resta alto” e ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione politica al conflitto.
La situazione in Ucraina continua a essere preoccupante, con attacchi e bombardamenti che colpiscono la popolazione civile e le infrastrutture del paese. La solidarietà internazionale si fa sentire, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ringrazia l’Italia per il suo sostegno. Tuttavia, il rischio di escalation della crisi “resta alto”, come sottolineato dall’inviato speciale cinese Li Hui.