“Anica Panfile, già morta, è stata gettata nel fiume: la procura indaga per omicidio”

Anica Panfile, una donna romena di 31 anni, è stata trovata morta in un’ansa del fiume Piave la scorsa domenica. Inizialmente si era ipotizzato un suicidio, ma ora la procura indaga per omicidio a causa delle numerose lesioni contusive riscontrate sul capo e sul volto della vittima.

L’autopsia smentisce l’ipotesi del suicidio

Il procuratore di Treviso, Marco Martani, ha dichiarato che l’ipotesi del suicidio appare altamente improbabile alla luce dei risultati dell’autopsia. L’esame, condotto dall’anatomopatologo veneziano Antonello Cirnelli, ha evidenziato numerose lesioni contusive, soprattutto alla testa e al volto, che sono state considerate la causa del decesso. Gli investigatori ritengono che Anica possa essere stata colpita con un oggetto contundente e poi gettata nel fiume quando era già morta. A supporto di questa teoria, c’è anche l’assenza di acqua nei polmoni della vittima, un dettaglio anomalo considerando che il corpo è rimasto nel fiume per tre giorni.

 

Dubbi sulla teoria del suicidio

Il corpo di Anica è stato ritrovato da un pescatore in un’ansa del Piave, sotto un viadotto. L’ipotesi del gesto volontario, ovvero che la giovane si sia gettata nel fiume, è apparsa fin dall’inizio poco convincente. Se Anica avesse deciso di lanciarsi dal ponte, avrebbe dovuto percorrere a piedi un tratto dell’autostrada e sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Inoltre, se si fosse effettivamente lanciata, avrebbe riportato ferite agli arti inferiori o all’addome, come spesso accade nei casi di suicidio. Infine, considerando la scarsa quantità d’acqua nel canale, l’impatto con il suolo sarebbe stato devastante.

 

Nessuna violenza sessuale

Al momento, l’unica certezza è che sul corpo di Anica non sono state riscontrate lesioni compatibili con una violenza sessuale. Tuttavia, il procuratore Martani ha spiegato che saranno necessari ulteriori accertamenti, anche se non sembrano esserci evidenze di abusi, nonostante il corpo sia rimasto in acqua per quasi tre giorni.

 

Prossime testimonianze

Nel corso delle indagini, verranno ascoltate diverse persone, tra cui il compagno di Anica, Luigi, con il quale aveva avuto una figlia, e il proprietario dell’abitazione di Arcade dove la donna si era recata il giovedì pomeriggio prima di scomparire. Al momento, non ci sono indagati, ma non è escluso che possano emergere novità nei prossimi giorni.

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