Orsa Jj4 catturata: era con i cuccioli quando ha ucciso il runner Andrea Papi

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L’orsa Jj4 è stata catturata dopo aver ucciso il runner Andrea Papi in Trentino. La sua sorte è ora al centro di un acceso dibattito tra le autorità locali e gli animalisti.

Cattura e destino dell’orsa Jj4

L’orsa Jj4 è stata catturata durante la notte e si trova ora rinchiusa al centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento. La Provincia autonoma di Trento aveva emesso un’ordinanza di abbattimento, ma il Tar l’ha sospesa.

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La cattura

La cattura di Jj4 non è stata semplice. L’animale aveva distrutto cartelli e fototrappole posizionate per rintracciarlo, dimostrando la sua aggressività. Insieme a Jj4, sono stati catturati due dei suoi cuccioli, che sono stati successivamente liberati.

L’abbattimento e la decisione del Tar

Il Tar di Trento ha rigettato l’istanza formulata dalla Provincia autonoma di Trento di anticipare al 20 aprile l’udienza di merito sull’abbattimento dell’orsa, confermando la data dell’11 maggio. Gli animalisti promettono battaglia per proteggere l’orsa e i suoi cuccioli.

La tragedia di Andrea Papi e l’aggressività dell’orsa Jj4

Il 26enne Andrea Papi è stato aggredito e ucciso dall’orsa Jj4 mentre correva sui sentieri del monte Peller. L’animale era già noto per un’aggressione a padre e figlio cacciatori nel 2020.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo di Andrea Papi è stato ritrovato nei boschi sopra Caldes, con segni di zampate e di un morso. L’autopsia ha confermato che era stato aggredito e ucciso da un orso, precisamente Jj4.

Precedenti aggressioni dell’orsa Jj4

Nel 2020, Jj4 aveva aggredito un padre e il suo figlio cacciatori sul Monte Peller. Dopo l’aggressione, il padre aveva subito un intervento chirurgico alla caviglia, mentre il figlio aveva riportato solo graffi e contusioni.

Gli animalisti e le associazioni si battono per proteggere l’orsa Jj4 e i suoi cuccioli, mentre le autorità locali sostengono che la sicurezza dei cittadini giustifica l’abbattimento dell’orsa. La situazione rimane tesa e in attesa della decisione finale del Tar prevista per l’11 maggio.

Mentre il destino dell’orsa Jj4 rimane incerto, gli animalisti e le autorità locali continuano a confrontarsi sulla sua sorte e sulle possibili soluzioni.

Reazioni degli animalisti e proposte alternative

Gli animalisti sostengono che l’abbattimento dell’orsa Jj4 non sia l’unica soluzione e propongono alternative per proteggerla e i suoi cuccioli.

Richiesta di un incontro con il Presidente Fugatti

L’associazione Lav ha chiesto un incontro urgente con il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per discutere del trasferimento dell’orsa in un rifugio-santuario all’estero.

Diffida da Enpa, Leidaa e Oipa

Le associazioni Enpa, Leidaa e Oipa hanno diffidato la Provincia autonoma di Trento dal mettere in atto qualsiasi azione che possa ledere l’incolumità dell’orsa Jj4, sottolineando che il decreto del Tar deve essere rigorosamente rispettato.

Il dibattito sulla convivenza tra orsi e cittadini

La vicenda dell’orsa Jj4 riapre il dibattito sulla convivenza tra orsi e cittadini nelle aree montane, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sulle misure preventive per evitare incidenti.

Misure di prevenzione e monitoraggio

Per migliorare la convivenza tra orsi e cittadini, potrebbe essere necessario implementare ulteriori misure di prevenzione e monitoraggio, come l’utilizzo di sistemi di allarme e la diffusione di informazioni sulla presenza di orsi nelle zone frequentate da escursionisti e runner.

Educazione e consapevolezza

Un’altra soluzione potrebbe riguardare l’educazione e la sensibilizzazione delle persone sul comportamento da tenere in presenza di orsi, al fine di ridurre il rischio di incidenti e aggressioni.

Il destino dell’orsa Jj4 sarà deciso dall’esito dell’udienza del Tar prevista per l’11 maggio. Nel frattempo, il confronto tra animalisti e autorità locali prosegue, mentre si cerca di trovare soluzioni per garantire la sicurezza dei cittadini e la protezione dell’orsa e dei suoi cuccioli.

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