Il capo della Protezione Civile ha rilasciato un’intervista in cui annuncia l’ipotesi del prolungamento del lockdown fino al 16 maggio e di una fase due, la convivenza col virus, con l’obbligo di utilizzo delle mascherine.
Ma attenzione a ciò che può trapelare, in quanto le date ufficiali verranno stabilite dal Presidente Giuseppe Conte, e finora il lockdown è prolungato fino al 13 aprile. La seconda fase avverrà successivamente, ma solo il tempo ci dirà quando questo avverrà. Non si possono fare previsioni, aggiunge Borrelli, ma assolutamente non si deve abbassare la guardia.
Il Comitato scientifico pare non aver gradito le dichiarazioni di Borrelli, difatti il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, ha risposto che le date per la proroga piuttosto che l’allentamento delle misure di distanziamento sociale spettano solo e unicamente al decisore politico, dunque saranno loro a dare queste indicazioni all’intero paese, sicuramente anche dopo un confronto con noi. Più di una volta abbiamo sottolineato la responsabilità che abbiamo a vari livelli anche in termini di comunicazione scientifica, che deve sempre guidarci. Stimo tantissimo il dottor Borrelli, è un collega con cui si ha il piacere e il privilegio di lavorare, e certamente dovremo fare insieme una riflessione per essergli vicino anche a livello comunicativo.
Il governo è attualmente impegnato nel piano di riapertura del Paese: infatti è possibile che dal 14 aprile possano venir scaglionate le aperture nelle due settimane successive, tenendo conto che la ripresa si avrà solo quando l’indice di contagio si accavalla tra lo 0,7 e lo 0,5.
L’intenzione è quella di superare il 3 maggio, per evitare che le persone possano andare in giro durante le festività del 25 aprile e 1 maggio.