Le misure restrittive potrebbero continuare per ancora un bel po’ di tempo, specie il distanziamento sociale, e bisognerà ritornare alla vita di tutti i giorni con molta cautela.
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, dice al Messaggero che occorrono almeno altri 15 giorni di blocco, e da metà aprile si penserà ad una riapertura progressiva e mirata, tutelando i soggetti più a rischio. Non si può escludere una seconda ondata, aggiunge, perché con queste misure stiamo solo togliendo la punta dalla curva, ma il virus non sparirà subito.
L’OMS è d’accordo, infatti ha dichiarato che si arriverà a un momento in cui i governi dovranno pensare a come sollevare gradualmente queste misure, per arrivare ad un giusto equilibrio fra controllo della malattia e la necessità di tornare alla normalità.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, è importante tenere sotto controllo l’indice di contagiosità, che al momento è vicino a 1 (R1). L’obiettivo è quello di scendere sotto l’1 e arrivare a 0 (R0). Le istituzioni saranno però impegnate a capire come comportarsi durante la discesa della curva. In favore di ciò, l’Iss sta studiando un modo per effettuare dei test rapidi per cercare in popolazione aperta quei soggetti che hanno sviluppato una reazione immunitaria al Nuovo Coronavirus. In questo modo si riuscirebbe a mappare gli asintomatici e tenere sotto controllo i possibili nuovi casi di Covid-19.