Dopo mesi di attesa, Virgin Galactic ha finalmente ripreso il volo con la missione Unity 25, affidata allo spazioplano VSS Unity. Il successo di questo volo apre la strada alla ripresa dei voli commerciali entro la fine di giugno.
Virgin Galactic e la missione Unity 25
Era stato annunciato qualche giorno fa che Virgin Galactic avrebbe ripreso a volare, portando a bordo dello spazioplano VSS Unity non solo i piloti, ma anche un equipaggio di quattro persone, tra cui uno degli istruttori degli astronauti e il capo degli istruttori. Questo volo di prova è stato effettuato in vista della ripresa delle operazioni commerciali, dopo la sospensione delle attività a causa di un’indagine dell’FAA nel 2021 e la decisione di migliorare il servizio prima di riprendere a volare.
La missione Unity 25 si è svolta correttamente, raggiungendo poco oltre gli 80 km di quota. Per l’FAA e l’aeronautica statunitense, questo è considerato un volo spaziale suborbitale. Tuttavia, la missione non ha raggiunto e superato i 100 km, dove si trova idealmente la linea di Kármán, oltre la quale si entra nello spazio per le agenzie e regolamentazioni internazionali.
Il decollo e il volo di VSS Unity
Secondo quanto riportato dalla società di Richard Branson, il decollo di VMS Eve (l’aeroplano di supporto) con VSS Unity collegato alla fusoliera è avvenuto intorno alle 17:15 del 25 maggio 2023, da Spaceport America in New Mexico. Si è trattato del 25° volo di VSS Unity e della quinta missione che ha raggiunto una quota intorno agli 80 km.
Intorno alle 18:24, lo spazioplano di Virgin Galactic si è separato correttamente dall’aeroplano di supporto a circa 13.600 metri. In circa due minuti, è stata raggiunta e superata la quota di 80 km, con la società che ha dichiarato una quota massima di 87,2 km. La velocità massima registrata è stata di mach 2,94 (pari a circa 3630 km/h). L’atterraggio dello spazioplano è avvenuto intorno alle 18:37 senza problemi.
L’equipaggio di VSS Unity
VSS Unity era pilotata da Mike Masucci (comandante) e CJ Sturckow (pilota). Come equipaggio erano presenti Beth Moses, capo degli istruttori, accompagnata da Luke Mays (istruttore degli astronauti). Come specialisti di missione erano invece presenti Jamila Gilbert e Christopher Huie, entrambi dipendenti della società.
Gilbert ha dichiarato: “New Mexico sei ancora più bello visto dallo Spazio. Sono volata nello Spazio a solo un’ora dalla strada dove sono cresciuta, è difficile descrivere ciò che ho vissuto, ma sono sicura che cercherò per il resto della mia vita di farlo”. Huie ha aggiunto che “guardando verso il nostro bellissimo pianeta dallo Spazio, qualcosa che solo pochi umani hanno provato, mi ha fatto sentire più umile, ispirante e reverenziale”. Richard Branson ha scritto in un post: “questo è solo l’inizio e non vedo l’ora di continuare a superare i confini con Virgin Galactic e puntare i riflettori sulle porte che i viaggi spaziali commerciali possono aprire all’innovazione”.
Prossimi passi per Virgin Galactic
Virgin Galactic ora eseguirà una serie di analisi dei dati e revisione della missione di VSS Unity per permettere la ripresa dei voli commerciali con la missione chiamata Galactic 01. A bordo ci saranno membri dell’aeronautica italiana e del CNR per eseguire una serie di esperimenti in condizioni di assenza di peso.