Silvia Romano è libera. Era il 20 novembre del 2018 quando Silvia è stata rapita da Chakama, un villaggio in Kenya, e tenuta prigioniera in Somalia da alcuni uomini vicini al gruppo jihadista Al-Shabaab, organizzazione somala affiliata ad Al Qaeda e considerata ostaggio politico.
Finalmente è a casa, la famiglia la accoglie con calore, e così anche il suo quartiere.
La politica fa la sua parte, assieme al web e testate giornalistiche, per darle il benvenuto.
“Grazie. Sto bene, per fortuna, sto fisicamente e mentalmente bene. Ora voglio solo stare tanto tempo con la mia famiglia e sono felicissima, dopo tanto è bello essere tornati”
Queste sono le parole della ragazza ventiquattrenne atterrata ieri all’aeroporto di Ciampino.
Politicamente parlando, però, cominciano gli attacchi, e ad aprire le danze è proprio Matteo Salvini: “È chiaro che nulla accade gratis, ma non è il momento di chiedere chi ha pagato cosa…”. Federica Dieni, segretario M5S del Copasir, il comitato di controllo sui servizi segreti, risponde “Se Salvini è a conoscenza del pagamento di un riscatto, il nostro presidente Raffaele Volpi lo convochi per riferire”.
Il fuoco è bello acceso ormai, e Galeazzo Bignami rincara la dose “Il messaggio del governo è pericoloso. D’ora in poi tutti gli italiani all’estero correranno il rischio di essere dei bancomat alla mercé di terroristi e banditi”. Jasmine Cristallo, delle Sardine, reagisce “Sono stati spesi soldi per liberare Silvia? Meglio che per comprare armi!”
Carlo Fidanza, responsabile esteri di Fdl, si domanda: “Per Silvia l’Italia si è affidata alla Turchia. Il governo deve chiarire: come cambia il nostro rapporto con Erdogan?”
Critiche anche sull’abbigliamento della ragazza da parte di Sallusti, dirette de Il Giornale: “Come vedere tornare un prigioniero dai campi di concentramento orgogliosamente vestito da nazista”, ma Nicola Fratoianni, portavoce di Sinistra Italiana, lo risponde a tono “Guardate il suo sorriso, non l’abito!”
Il Sindaco di Milano Beppe Sala si dice molto felice per il rientro di Silvia, ma fa un appello per conoscere la verità sul caso Giulio Regeni.
Il Premier Giuseppe Conte dice “Il sorriso di Silvia ci infonde grande energia, una boccata di ossigeno, più che necessaria in questo momento”. Di Maio pensa anche agli altri italiani rapiti: padre Pierluigi Maccalli, Nicola Chiacchio in Mali e padre Paolo Dall’Oglio, sparito in Siria nel 2013: “l’Italia non lascia indietro nessuno”.