Restrizioni sugli affitti brevi: le modifiche e le novità previste

Nuove regole per le locazioni brevi: il Codice identificativo nazionale e le proposte di legge

Il settore delle locazioni brevi potrebbe subire importanti cambiamenti con l’introduzione di nuove regole per property manager e host. Il ministero del Turismo ha presentato un disegno di legge che prevede l’istituzione di un Codice identificativo nazionale (Cin) e altre novità, suscitando critiche da parte dell’Associazione nazionale gestori affitti brevi. Vediamo di fare chiarezza su cosa potrebbe cambiare.

money, house, loan @ Pixabay

La proposta di legge sulle locazioni brevi

Il ministro del Turismo aveva annunciato l’intenzione di presentare una proposta di legge sulle locazioni brevi entro i primi di giugno. Il provvedimento è stato effettivamente presentato il 30 maggio, anticipando i tempi previsti. L’obiettivo è ridurre le locazioni brevi, che riguardano principalmente le città con un’alta vocazione turistica.

 

Nuove regole e istituzione del Codice identificativo nazionale

Tra le novità proposte, spicca l’introduzione del soggiorno minimo di 2 notti nei centri storici e l’istituzione del Codice identificativo nazionale. Quest’ultimo mira a identificare ogni unità immobiliare e a renderlo visibile sui portali di affitto. Inoltre, sono previste sanzioni pecuniarie per chi non rispetta le nuove regole sulle locazioni brevi.

Attualmente, il Cin ha una vocazione regionale, ma l’intento del ministro è renderlo uniforme e valido su tutto il territorio nazionale. Le nuove regole riguardano tutti i nuclei familiari che affittano un appartamento per ottenere un reddito extra, mentre le regole non sono le stesse per chi gestisce un network di appartamenti e svolge un’attività professionale. Chi non applica le regole contenute nel Cin, comprese le agenzie turistiche online, sarà soggetto a multe pecuniarie.

 

Cambiamenti per property manager e host

Soggiorno minimo e ufficializzazione della figura del property manager

Il disegno di legge prevede l’introduzione del soggiorno minimo di 2 notti nei Comuni con un alto flusso turistico, che secondo i dati Istat ammontano a poco meno di 79mila. Inoltre, viene ufficializzata la figura del property manager, una figura professionale in grado di gestire gli immobili. I gestori di beni immobiliari potranno utilizzare un determinato Codice Ateco e svolgere la funzione di sostituto di imposta.

 

Le critiche dell’Associazione italiana gestori affitti brevi

L’introduzione delle nuove regole ha sollevato diverse critiche da parte dell’Associazione italiana gestori affitti brevi. Secondo il presidente, Marco Celani, le novità avranno effetti negativi sull’economia:

“L’impatto economico di questa misura è sicuramente depressivo ipotizzando che solo una parte verrà recuperata dal mondo alberghiero e una parte si trasformerà in allungamento di pernotti altrove o in nero”.

La preoccupazione maggiore riguarda il numero di soggiorni di una notte, che rappresenta circa il 5% del valore del booking.

In conclusione, il settore delle locazioni brevi potrebbe subire importanti cambiamenti con l’introduzione delle nuove regole proposte dal ministero del Turismo. Tuttavia, è ancora presto per capire quali saranno gli effetti concreti di queste novità sul mercato e sulle abitudini di property manager, host e turisti.

Exit mobile version