Un agente di polizia del Mississippi ha sparato a un bambino di soli 11 anni durante un intervento per violenza domestica. La dinamica dei fatti non è ancora chiara, ma l’agente è stato sospeso in attesa delle indagini.
Intervento per violenza domestica
L’agente era in servizio e aveva risposto a una chiamata per violenza domestica. La madre del bambino, Nakala Murry, ha raccontato alla CNN che il figlio Aderrien è stato colpito al petto con tale violenza da avere un polmone collassato, costole fratturate e il fegato lacerato. Le indagini sono in corso per chiarire la posizione dell’agente.
La chiamata alla polizia
Nakala Murry ha chiesto al figlio di chiamare le forze dell’ordine dopo che il padre di un altro dei suoi figli si era presentato in casa alle 4 di notte, molto arrabbiato e minacciandola. Temendo episodi eccessivi di violenza, la donna ha deciso di chiamare la polizia per sicurezza.
L’arrivo dell’agente e il colpo di pistola
Un poliziotto armato di pistola è giunto sul posto e ha chiesto a tutti di uscire dall’abitazione. Il bambino è stato colpito mentre entrava in soggiorno con le mani in alto, chiaramente impaurito dalla situazione. La situazione è degenerata quando l’agente gli ha sparato.
Indagini in corso e sospensione dell’agente
Il Mississippi Bureau of Investigation ha dichiarato di essere al lavoro per indagare sull’incidente e raccogliere le prove necessarie. Nel frattempo, l’agente Greg Capers è stato sospeso in attesa che le indagini facciano il loro corso.
La richiesta della famiglia
La famiglia del bambino, che ha avviato una raccolta fondi per sostenere le spese delle cure, chiede che l’agente venga licenziato in quanto il bambino non costituiva una minaccia per nessuno e non era colpevole di nulla, ma stava solo alzando le mani impaurito dall’arma che l’agente aveva sfoderato entrando nella casa.
Precedenti episodi e confronto con il caso George Floyd
Episodi come questo sollevano sempre allarmismo e riportano alla mente la morte di George Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020, quando agenti immobilizzarono il 46enne afroamericano durante un controllo, bloccandolo a terra in modo violento e causandone la morte. Anche nel caso di un afroamericano morto in Mississippi il 30 gennaio 2022 a causa di un taser, gli agenti coinvolti sono stati incriminati.
### L’attesa dell’esito delle indaginiL’agente coinvolto nel caso del bambino ferito attende l’esito delle indagini e verrà ascoltato attentamente per comprendere la sua versione dei fatti. Al momento, non ci sono dettagli che evidenzino un motivo valido per aggredire in questo modo un bambino, ma gli inquirenti stanno valutando attentamente l’accaduto.
Il bambino è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni.