Il governo proroga le commissioni per bloccare la riforma dell’Aifa sulla pillola anticoncezionale

Il governo italiano ha deciso di prorogare le commissioni tecniche Cts e Cpr, bloccando la riforma dell’Aifa sulla pillola anticoncezionale gratuita. Queste commissioni tecniche, che si sarebbero dovute sciogliere a giugno, continueranno a operare fino ad ottobre. La decisione del governo è stata inserita nel decreto amministrazione di enti pubblici e società, del 4 maggio scorso.

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Proroga delle commissioni tecniche

Il Cts (commissione tecnica scientifica) e il Cpr (prezzi e rimborsi) avevano dato via libera, lo scorso 21 aprile, all’inserimento della pillola anticoncezionale gratuita nel servizio sanitario nazionale. Tuttavia, il governo ha manifestato la sua insofferenza per questa decisione, non gradita da alcuni membri del governo. In particolare, Meloni e colleghi hanno espresso il loro dissenso e bloccato la riforma dell’Aifa. L’esecutivo aveva già fatto sapere di avere intenzione di intervenire con una riforma, eliminando il direttore generale e mantenendo il presidente.

Il governo ha quindi prorogato le commissioni tecniche fino a ottobre, in mancanza di una riforma dell’Aifa. Queste commissioni sono composte da esperti di farmaci che decidono gli ingressi dei farmaci nel sistema sanitario e sugli eventuali rimborsi e prezzi, come accade da ormai tre anni.

 

La questione della pillola anticoncezionale gratuita

Rendere gratuiti per le donne i contraccettivi orali è già una realtà nei consultori di alcune Regioni, tra cui il Lazio, l’Emilia-Romagna e la Toscana. Tuttavia, il governo italiano continua a bloccare la riforma dell’Aifa sulla pillola anticoncezionale gratuita, nonostante la decisione favorevole dei tecnici.

Luca Ciriani, membro del governo italiano, ha fatto riferimento ai problemi economici per giustificare il blocco della riforma. Ma a differenza di quanto dichiarato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, i soldi necessari sembrano esserci. I finanziamenti alla sanità erano stati ampiamente rivendicati dal governo e la legge finanziaria stanzia fondi e risorse in farmaceutica convenzionata, ma i soldi non vengono spesi tutti. Lo scorso anno sono avanzati infatti 700 milioni di euro, reinvestiti nelle Regioni e in altre spese sanitarie.

 

Conclusioni

In conclusione, il governo italiano continua a rimandare la riforma dell’Aifa sulla pillola anticoncezionale gratuita, prorogando le commissioni tecniche Cts e Cpr fino a ottobre. Nonostante la decisione favorevole dei tecnici, alcuni membri del governo hanno espresso il loro dissenso e bloccato la riforma. Tuttavia, sembra che i soldi necessari per garantire la gratuità della pillola anticoncezionale ci siano e il governo dovrebbe agire a favore dei diritti delle donne in questo ambito. L’accesso alla contraccezione gratuita è fondamentale per la salute e l’autodeterminazione delle donne.

È importante sottolineare che la proroga delle commissioni tecniche non deve essere utilizzata come scusa per rimandare l’implementazione di politiche che promuovono la salute sessuale e riproduttiva delle donne. È necessario che il governo italiano prenda una posizione chiara e decisa a favore della gratuità della pillola anticoncezionale, garantendo l’accesso alla contraccezione a tutte le donne, indipendentemente dalla loro situazione economica.

In conclusione, la proroga delle commissioni tecniche Cts e Cpr fino a ottobre rappresenta un ostacolo alla riforma dell’Aifa sulla pillola anticoncezionale gratuita, ma non deve essere utilizzata come scusa per rimandare l’implementazione di politiche che promuovono la salute sessuale e riproduttiva delle donne. Il governo italiano deve agire a favore dei diritti delle donne, garantendo l’accesso alla contraccezione gratuita per tutte.

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