Taiwan può difendersi?
La Cina potrebbe tentare di realizzare la “riunificazione” con mezzi non militari come il rafforzamento dei legami economici. Ma in qualsiasi scontro militare, le forze armate cinesi farebbero impallidire quelle di Taiwan. Pechino spende più di qualsiasi altro paese, a eccezione degli Stati Uniti, per la difesa e potrebbe attingere a una vasta gamma di capacità, dalla potenza navale alla tecnologia missilistica, agli aerei e agli attacchi informatici. Gran parte della potenza militare cinese è concentrata altrove ma, in termini generali di personale in servizio attivo, ad esempio, esiste un enorme squilibrio tra le due parti. In un conflitto aperto, alcuni esperti occidentali prevedono che Taiwan potrebbe al massimo mirare a rallentare un attacco cinese, tentare di impedire uno sbarco a terra da parte delle forze anfibie e organizzare attacchi di guerriglia in attesa di aiuti esterni.
Quell’aiuto potrebbe arrivare dagli Stati Uniti che vende armi a Taiwan. Finora la politica di Washington di “ambiguità strategica” ha fatto sì che gli Stati Uniti fossero deliberatamente poco chiari su se o come avrebbero difeso Taiwan in caso di attacco. Diplomaticamente, gli Stati Uniti attualmente si attengono alla politica “One-China”, che riconosce un solo governo cinese – a Pechino – e ha legami formali con la Cina piuttosto che con Taiwan. Ma nel maggio dello scorso anno, il presidente Joe Biden è sembrato voler irrigidire la posizione di Washington. E, alla domanda se gli Stati Uniti difenderebbero militarmente Taiwan, Biden, questa volta, ha risposto: “Sì”. Anche se la Casa Bianca ha insistito sul fatto che Washington non ha cambiato posizione.
La situazione sta peggiorando?
Le relazioni tra Taiwan e Cina si sono deteriorate bruscamente in seguito a una visita nell’isola dell’allora presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, nell’agosto 2022. Pechino ha condannato la visita della Pelosi come “estremamente pericolosa”, e subito dopo ha lanciato una serie di esercitazioni militari, compreso il lancio di missili balistici, incentrate su sei zone intorno a Taiwan, tre delle quali nelle acque territoriali dell’isola. Taiwan ha affermato che la mossa, che ha costretto navi e aerei a trovare rotte intorno a quelle aree, ha violato la sua sovranità. Ma le tensioni erano già ai massimi livelli. Nel 2021, la Cina ha inviato aerei militari nella zona di difesa aerea di Taiwan, un’area in cui gli aerei stranieri sono identificati, monitorati e controllati nell’interesse della sicurezza nazionale. Il numero di aerei segnalati ha raggiunto il picco nell’ottobre 2021 con 56 incursioni in un solo giorno, con il ministro della Difesa di Taiwan che ha afferm
Taiwan può difendersi?
La Cina potrebbe tentare di realizzare la “riunificazione” con mezzi non militari come il rafforzamento dei legami economici. Ma in qualsiasi scontro militare, le forze armate cinesi farebbero impallidire quelle di Taiwan. Pechino spende più di qualsiasi altro paese, a eccezione degli Stati Uniti, per la difesa e potrebbe attingere a una vasta gamma di capacità, dalla potenza navale alla tecnologia missilistica, agli aerei e agli attacchi informatici. Gran parte della potenza militare cinese è concentrata altrove ma, in termini generali di personale in servizio attivo, ad esempio, esiste un enorme squilibrio tra le due parti. In un conflitto aperto, alcuni esperti occidentali prevedono che Taiwan potrebbe al massimo mirare a rallentare un attacco cinese, tentare di impedire uno sbarco a terra da parte delle forze anfibie e organizzare attacchi di guerriglia in attesa di aiuti esterni.
Quell’aiuto potrebbe arrivare dagli Stati Uniti che vende armi a Taiwan. Finora la politica di Washington di “ambiguità strategica” ha fatto sì che gli Stati Uniti fossero deliberatamente poco chiari su se o come avrebbero difeso Taiwan in caso di attacco. Diplomaticamente, gli Stati Uniti attualmente si attengono alla politica “One-China”, che riconosce un solo governo cinese – a Pechino – e ha legami formali con la Cina piuttosto che con Taiwan. Ma nel maggio dello scorso anno, il presidente Joe Biden è sembrato voler irrigidire la posizione di Washington. E, alla domanda se gli Stati Uniti difenderebbero militarmente Taiwan, Biden, questa volta, ha risposto: “Sì”. Anche se la Casa Bianca ha insistito sul fatto che Washington non ha cambiato posizione.
La situazione sta peggiorando?
Le relazioni tra Taiwan e Cina si sono deteriorate bruscamente in seguito a una visita nell’isola dell’allora presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, nell’agosto 2022. Pechino ha condannato la visita della Pelosi come “estremamente pericolosa”, e subito dopo ha lanciato una serie di esercitazioni militari, compreso il lancio di missili balistici, incentrate su sei zone intorno a Taiwan, tre delle quali nelle acque territoriali dell’isola. Taiwan ha affermato che la mossa, che ha costretto navi e aerei a trovare rotte intorno a quelle aree, ha violato la sua sovranità. Ma le tensioni erano già ai massimi livelli. Nel 2021, la Cina ha inviato aerei militari nella zona di difesa aerea di Taiwan, un’area in cui gli aerei stranieri sono identificati, monitorati e controllati nell’interesse della sicurezza nazionale. Il numero di aerei segnalati ha raggiunto il picco nell’ottobre 2021 con 56 incursioni in un solo giorno, con il ministro della Difesa di Taiwan che ha afferm