Spostamenti tra Regioni e moduli sulla salute: le regole dal 3 giugno

Domani il via libera agli spostamenti interregionali con termo scanner e moduli sulla salute, ma come funziona?

Finalmente da domani 3 giugno potremo viaggiare da regione in regione, che sia per una vacanza o per riabbracciare un nostro caro. Ma ci sono regole da rispettare e tanto a cui prestare attenzione.

Vacanza con la mascherina, Credits iStockPhoto

Prima di tutto, non ci sarà un nuovo Dpcm. Il Premier Conte ha deciso di non rilasciarne uno nuovo in quanto è ancora attivo quello del 16 maggio.

 

Arriva il modulo sullo stato di salute.

Consiste nel compilare un modulo dove indicare le proprie generalità, indirizzo di residenza e, se diverso, quello di domicilio. Questo consentirà il tracciamento delle persone interessate in caso ci siano dei nuovi contagi.

Si dovrà autodichiarare di non avere febbre o sintomi in caso la misurazione della temperatura non avvenga.

Potrà essere richiesto di dichiarare se si è entrati in contatto con persone affette da Covid-19 e gli spostamenti prima dell’arrivo. Tutti i moduli verranno conservati per 14 giorni.

 

In tutte le stazioni di trasporto pubblico verrà misurata la temperatura, oltre che la probabilità di compilare un modulo di stato della salute. Se risultati con la febbre sopra i 37,5, si verrà fermati e dovremmo sottoporci al tampone. In caso di positività, scatta la quarantena obbligatoria.

 

Dal 15 giugno entreranno in servizio gli assistenti civici, volontari che non avranno alcun potere sul cittadino, ma che potranno essere impiegati dai sindaci per aiutare le persone con fragilità. Il compito sarà quello di verificare il rispetto delle misure anticontagio, in particolare il distanziamento sociale. Andranno nelle spiagge e in tutti i luoghi dove il rischio è maggiore. 

 

La Sardegna ridimensiona le sue intenzioni: niente passaporto sanitario, il tampone sarà una scelta del turista. Obbligatoria la compilazione del modulo sullo stato di salute. Chi deciderà di sottoporsi al test, riceverà dalla Regione Sardegna un voucher da spendere nel territorio sardo. Alcuni alberghi, invece, hanno deciso di includere un voucher nei “pacchetti” proposti ai propri clienti. I turisti dovranno registrarsi su un’applicazione per smartphone per garantire un’assistenza sanitaria maggiore.

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