Gli oceani assorbono una buona parte del carbonio causato dagli incendi

Oggi 8 giugno è la Giornata Mondiale degli Oceani: conosciamo una loro particolarità molto utile al pianeta.

Sempre più comuni gli incendi nell’Antropocene, spedendo grosse quantità di carbonio negli oceani, utilizzando i fiumi come trasportatori.

Oceano Pacifico, Credits iStockPhoto

Secondo uno studio dell’Università britannica dell’East Anglia pubblicato su Nature Communications, gli oceani assorbirebbero circa un terzo della fuliggine (o particolato carbonioso, la classica polvere nera dettata dagli incendi), un residuo destinato altrimenti a permanere molto a lungo nel suolo e a disintegrarsi piuttosto lentamente.

 

Quando queste polveri si depositano sul suolo, costituiscono una fonte di gas serra “prossima”, poiché si degradano con assoluta lentezza.

Finendo negli oceani, invece, impiegano un tempo un tempo 10 volte più lungo (dell’ordine di decine di millenni) per rilasciare delle emissioni inquinanti.

 

Analizzata la percentuale di particolato carbonioso in 78 fiumi differenti, sparsi in tutti i continenti eccetto l’Antartide, gli esperti hanno stimato che ogni anno arrivino agli oceani, attraverso i fiumi, 18 milioni di tonnellate di fuliggine sciolta, prodotta dagli incendi.

 

“Oltre a emettere ogni anno due miliardi di tonnellate di carbonio, gli incendi si lasciano alle spalle circa 250 milioni di tonnellate di residui bruciati come carbonella e ceneri”, spiegano gli autori dello studio. “Circa la metà del carbonio in questi residui è costituita da fuliggine, un tipo di carbonio particolarmente longevo: noi abbiamo dimostrato che un terzo di questa fuliggine raggiunge gli oceani”.

 

Conoscere come questi residui si spostano attraverso le vie d’acqua sarà molto importante per calibrare i modelli climatici in un mondo sempre più segnato da incendi su larga scala, favoriti specialmente dal riscaldamento globale.

 

Dallo studio emerge che i fiumi tropicali, ad esempio, trasportano agli oceani una quantità di fuliggine doppia rispetto a quelli delle regioni temperate.

La Giornata Mondiale degli Oceani è dedicata alla richiesta ai leader mondiali di proteggere almeno il 30% degli oceani globali entro il 2030, attraverso una rete globale di aree marine protette.

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