Il Family Act è il nuovo disegno di legge per il sostegno e la valorizzazione della famiglia, che prevede un assegno per le famiglie con figli – anche se maggiorenni -, indipendentemente dalla fascia di reddito di appartenenza della famiglia, detrazioni per le spese legate all’educazione, agevolazioni per l’affitto della prima casa per le giovani coppie e tanto altro. Ma vediamo i dettagli.
Assegno universale. Un assegno unico per tutti i nuclei familiari con uno più figli, rivolto a tutte le famiglie a partire dal settimo mese di gravidanza della madre fino al compimento del 18esimo anno, e dal secondo figlio in poi aumenta del 20%. In caso di disabilità, l’aumento è previsto a prescindere senza limiti di età.
Prevede una quota base a tutti i nuclei familiari con uno o più figli, e si aggiunge una quota variabile che viene determinata per scaglioni dall’indicatore Isee e dall’età dei figli a carico.
E’ importante sapere che l’assegno universale non concorre alla formazione del reddito imponibile e non influisce sulle eventuali prestazioni a sostegno del reddito.
Congedi parentali. Il Family Act prevede un periodo di almeno 10 giorni di congedo di paternità obbligatorio nei primi mesi di nascita del figlio e modalità flessibili nella gestione degli stessi congedi. Si introduce, inoltre, una durata minima di due mesi di congedo non cedibile all’altro genitore. Viene introdotto anche un permesso retribuito di almeno 5 ore nell’arco dell’anno scolastico per i colloqui con i professori.
Istruzione dei figli minorenni. Arrivano tante misure a sostegno delle famiglie con figli, con un riordino di tutti i bonus e gli aiuti previsti per ora. I contributi potranno coprire anche l’intero ammontare delle rette degli asili nido, dei micronidi e scuole d’infanzia. Nuovi aiuti per i minori affetti da patologie fisiche e quelli con una diagnosi di disturbo dell’apprendimento. Tanti gli aiuti per l’acquisto di libri scolastici per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per le spese relative alle gite scolastiche, iscrizione o abbonamento alle associazioni sportive, corsi di lingua, arte e musica.
Ma non solo minorenni: gli aiuti, infatti, arrivano anche per i figli iscritti all’Università. Per loro sono previste delle detrazioni fiscali delle spese sostenute per acquistare libri universitari e per pagare gli affitti di abitazioni di figli maggiorenni a carico e iscritti a un corso universitario.
Sostegni al lavoro: tutte le famiglie che si avvalgono di colf, babysitter o di addetti all’assistenza di familiari con deficit di autonomia, potranno detrarre o dedurre una percentuale delle spese sostenute, mettendo dei paletti rispetto alla situazione economica della famiglia stessa. Colf e badanti, dovranno essere assunte con contratto subordinato.
Si prevede, inoltre, una modulazione graduale della retribuzione del lavoratore in caso di astensione per malattia del figlio e premi per quei datori di lavoro che realizzano politiche capaci di armonizzare vita privata e lavoro (es. smart working). Si studia un criterio che riconosca una priorità nell’accoglimento di richieste di lavoro flessibile per genitori di figli sotto i 14 anni.
Infine, arrivano incentivi al lavoro femminile. Infatti, una delle misure più importanti della proposta di legge riguarda “un’indennità integrativa della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio”. L’obiettivo è una forma di contribuzione aggiuntiva, che consenta alle madri di non dover scegliere tra famiglia e carriera. Prevista anche una quota di riserva della dotazione del Fondo di garanzia per piccole e medie imprese, per l’avvio di nuove imprese di start up femminili e un accompagnamento per i primi due anni.