Coronavirus, Fase 3: dietrofront su discoteche e sport a contatto: le discoteche riaprono il 14 e gli sport cominceranno il 25 giugno.

Il provvedimento che entrerà in vigore il 15 giugno, prevedere il rinvio dell’apertura delle discoteche. Dal 1 luglio ripartono i processi.

Retromarcia del governo sulle riaperture e rinvia il calcetto ed altri sport di contatto al 25 giugno, mentre le discoteche al 14 luglio. Aperti i parchi giochi e i centri estivi per bambini, ma per andare alle terme e nei centri benessere la curva dei contagi dovrà essere al minimo. Queste sono le misure contenute nel Decreto firmato giovedì sera dal Premier Conte, e che entrerà in vigore lunedì 15 giugno.


Nello stesso giorno sarà attiva in tutta Italia Immuni, l’app di tracciamento per i positivi al Covid-19. “Siamo al punto dove ognuno si deve assumere la responsabilità delle proprie scelte”, spiega il ministro Boccia, riferendosi agli eventuali allentamenti dei divieti da parte delle Regioni.

 

Avvio ai processi: “E’ imminente l’emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo, in modo da garantire, per quanto possibile, la celebrazione delle udienze già a partire dal 1 luglio 2020, assicurando che la ripresa avverrà senza rischi per la salute dei cittadini e degli addetti ai lavori, grazie all’installazione nei tribunali di tutti i presidi di sicurezza”, afferma il Ministro alla Giustizia Alfonso Bonafede.

 

Cinema, concerti e teatri: 1000 posti a sedere per gli spettacoli all’aperto e massimo 200 per quelli nei luoghi chiusi. Si prevedono posti a sedere preassegnati a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale e per gli spettatori che non sono conviventi.

 

Area bimbi aperte: “E’ consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia”, spiegano da Palazzo Chigi.

 

Fino al 30 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi a Unione Europea e Gran Bretagna”, spiegano durante la riunione.

“Resta in ogni caso consentito il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza e ci si può spostare per comprovate esigenze lavorative e assoluta urgenza”.

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