Vaccino Covid-19: Lancet pubblica dei risultati positivi dalla Cina

Sperimentato un vaccino su oltre 100 volontari: ben tollerato e con una buona risposta anticorpale.

Si parla tanto di vaccini ultimamente, e al centro dell’attenzione c’è il vaccino anti Covid-19. Tanti gli istituti che stanno sperimentando nel mondo, ed alcuni hanno addirittura già cominciato la sperimentazione umana.
E’ il caso del vaccino dell’azienda biofarmaceutica CanSino Biologics, in fase di studio in Cina.

E’ chiamato Ad5-nCoV, si basa su un adenovirus non replicante, ovvero una versione indebolita di un comune virus del raffreddore, per consegnare all’organismo da immunizzare parte del materiale genetico del SARS-CoV-2,  quello che serve per codificare la proteina “spike” del coronavirus della Covid-19. 

In pratica funziona da vettore virale, per spiegare meglio l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco dice “una sorta di guscio vuoto da cui spuntano le proteine del coronavirus”.

L’obiettivo è quello di insegnare al sistema immunitario a produrre anticorpi contro le proteine spike, in modo che lo sappia fare quando verrà a contatto con il nuovo coronavirus.

 

Il vaccino è stato testato in tre dosi (bassa, media ed elevata) su 108 volontari sani tra i 18 e i 60 anni che non hanno avuto la Covid-19.

Una singola dose di vaccino è risultata sufficiente per sviluppare entro un mese, e in tutti i partecipanti, degli anticorpi in grado di legarsi al SARS-CoV-2, anche se non necessariamente in grado di neutralizzarlo.

La metà dei soggetti nei gruppi a basso e medio dosaggio e tre quarti del gruppo ad alto dosaggio, ha sviluppato anticorpi neutralizzanti, che si legano al virus e lo disarmano, impedendo che infetti altre cellule.

 

Ancora non si sa se questo basterà, se la presenza di anticorpi, inclusi quelli neutralizzanti, sia sufficiente a proteggerci dal Covid e per quanto tempo.

Questa fase servirà a testare la sicurezza del vaccino e stabilire i dosaggi per i trial di fase due.
Ci sono stati alcuni effetti collaterali lievi o moderati, quali dolore nel sito dell’iniezione, mal di testa, affaticamento e qualche linea di febbre.

Nove partecipanti, 5 dei quali reduci dall’alto dosaggio, che sarà abbandonato nei successivi test, hanno sviluppato febbre superiore ai 38,5, che è sparita dopo due giorni.

Exit mobile version