È stato deciso dal Consiglio dei Ministri che dal 3 Giugno potremmo spostarci in tutta Italia liberamente, in quanto i dati sulla pandemia in Italia sono sotto controllo. Resta una situazione piuttosto delicata in Lombardia, e non solo. Perciò servirà sempre cautela e massima igiene.
I contagi in alcune regioni continuano ad essere altissimi, preoccupa tutte le altre regioni la Lombardia, ed i lombardi sono considerati untori d’Italia. E’ inutile girarci attorno, sono eloquenti i fatti sono questi. Ci sono un’acuta diatriba, se non scontro, politica e sociale tra quella parte d’Italia con i maggiori contagi e le regioni del Centro e Sud Italia, sopratutto Isole Maggiori.
Da alcuni giorni appare piuttosto nervosa la situazione Sardegna-Lombardia. Un aspetto vergognoso perché sarebbe potuto esser risolto con colloqui privati e non via social, dove poi dilaga l’ignoranza e la violenza verbale tra utenti.
Nel frattempo, vari presidenti di Regione continuano a imporre restrizioni per gli spostamenti. In Sardegna fa discutere il certificato no Covid-19, mentre in altre il censimento dei turisti con l’intenzione di monitorare o loro spostamenti.
L’Italia Paese unito si è trovato ad essere uno Stato confederale, dove ciascuna regione emette ordinanze a cui poi si sommano quelle comunali.
Abbiamo per un ampio periodo vissuto l’autarchia di Regioni e Comuni dallo Stato Centrale, anche se tutto è stato generalmente svolto per proteggere la salute dei cittadini. Ma in varie circostanze, la situazione è degenerata in un caos di normative.
Ora stiamo per toccare un obiettivo tanto atteso, uno step di liberà aggiuntiva a quella che abbiamo, ma sarà utile che si mettano da parte le asce di guerra da parte delle autorità locali, e che si inviti costantemente la popolazione ad un comportamento in linea con le normative, in quanto la Pandemia potrebbe presentare un colpo di coda anche prima dell’Autunno, se ci saranno comportamenti scorretti.
Lo abbiamo visto in Corea del Sud, ma anche altrove, dove l’apertura dal confinamento ha generato isolati nuovi casi che hanno poi innescato rapide contromisure definite confinamenti, con la conseguente quarantena. In Cina c’è anche stata la chiusura di aree metropolitane, con uno strettissimo lockdown.
Insomma, dal 3 Giugno avremo la possibilità limitata di movimento, in attesa che vengano definite dalle varie regioni le varie prescrizioni.