Chi lavora nello spettacolo sa perfettamente quanto sia importante il pubblico nel proprio lavoro, e in questo periodo il pubblico è totalmente assente. Guardando la tv, ad esempio, vediamo gli show televisivi senza ospiti, con solamente i conduttori e i pochi ospiti, che perlopiù partecipano virtualmente.
Per lo sport la sorte è la stessa: porte chiuse. E con le porte chiuse lo sport perde tanto di quell’entusiasmo che c’è sempre stato.
Lo scorso weekend è iniziato il primo campionato di calcio durante la pandemia in Corea del Sud, dove l’Fc Seul ha trovato una soluzione originalissima per riempire gli stadi del World Cup Stadium: bambole gonfiabili.
Ebbene tutte rigorosamente con la mascherina, i vari manichini sono stati piazzati negli spalti, immobilizzate in gesti di incitamento per la prima partita casalinga della stagione del Seul contro il Gwangju.
Molte di queste bambole mostravano dei cartellini con siti hard di riferimento, nonostante la pornografia in Corea del Sud sia vietata. Questo perché, l’azienda distributrice è la Dalcom, un’azienda che lavora nell’industria pornografica.
Questa idea ha scatenato subito numerose polemiche e la squadra è stata costretta a difendersi: “Siamo sinceramente dispiaciuti per aver messo i nostri tifosi a disagio – spiegano in un comunicato stampa – Non sapevamo che i fornitori lavorassero nell’industria pornografica”