Coronavirus, riaprono le REGIONI. C’è il rischio di una SECONDA ONDATA epidemica

Dal 3 giugno riprenderà la circolazione fra le Regioni. Virus tutt'altro che sconfitto, in autunno sarà battaglia

Il via libera ufficiale è arrivato nella serata di venerdì 29 maggio. A partire dal 3 giugno si riapre la circolazione tra tutte le regioni d’Italia: a deciderlo è stata la cabina di regia tra governo e regioni. L’annuncio è arrivato al termine di una giornata di febbrili consultazioni.

Non vi era certezza su questa riapertura e circolava anche l’ipotesi del rinvio di una settimana della libera circolazione. I dati di monitoraggio nostrano un andamento del contagio in discesa e si è deciso di compiere definitivamente questo passo. Gli spostamenti infra-regionali saranno consentiti dal prossimo DPCM.

 

Come assistiamo dall’inizio di questa pandemia, non mancano vari distinguo da parte dei Governatori della singole Regioni. Nulla potrà impedire eventuali ordinanze più restrittive a livello locale, come la quarantena per chi arriva in una regione.

 

Si entra così in una fase cruciale e l’apertura tra Regioni rappresenterà la sfida più importante. Nella prossima settimana sarà liberalizzata anche la mobilità internazionale e tutto questo richiederà una capacità ancora maggiore e tempestiva nel rispondere ad eventuali focolai epidemici.

 

Come sappiamo, la pandemia non è finita, ma soprattutto continuano a giungere messaggi preoccupanti dagli esperti in vista del post estate. L’autunno rappresenta il periodo in cui il coronavirus potrà riprendere a circolare, confondendosi anche con altre sintomatologie di tipo respiratorio.

 

Per l’Istituto Superiore di Sanità è facile che possano creare nuova ondate preoccupanti a rischio di veloce diffusione. Mai come quest’anno sarà fondamentale la vaccinazione contro la normale influenza, in modo da poter distinguere e circoscrivere maggiormente i casi legati al Covid-19.

 

Nel frattempo si avverte di nuovo confusione da parte degli esperti:

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