Coronavirus, le vacanze in fase due: steward in spiaggia e braccialetti anti-assembramenti

Il Veneto realizzerà casette da 50 mq in riva al mare, spiagge a numero chiuso in Sardegna e la Campania procura dei termo scanner.

Diverse le misure adottate dalle Regioni per il controllo durante la fase due, affinché non si perda completamente la stagione turistica ma evitando la diffusione del Covid-19.

Vacanze in spiaggia con mascherina, Credits iStockPhoto

Il Veneto creerà delle “casette in riva al mare”. Delle postazioni da 50mq che consentiranno alle famiglie di avere una propria casa in spiaggia. Gli stabilimenti saranno forniti percorsi dedicati, sanificazione (dei bagni, docce, ambienti comuni e di ombrelloni, sdraio e lettini), con divieto di stazionamento. Si prenoterà l’ingresso online, in modo da evitare file.

 

Campeggi e villaggi turistici potrebbero essere riaperti in Emilia Romagna, ma solo in totale sicurezza. Assocamping e Faita, associazioni di categoria,  chiedono al ministero del turismo di discutere al più presto un calendario: “Intendiamo aprire campeggi e villaggi turistici con tutti gli accorgimenti gestionali, organizzativi e strutturali che rendano sicuri il lavoro dei nostri collaboratori e la permanenza dei nostri ospiti. Campeggi e villaggi turistici sono caratterizzati da grandi spazi, aperti e chiusi, e da un elevato rapporto ospite mq disponibili, con almeno 30mq per ospite e 120 per ogni nucleo familiare, o equipaggio da 4 persone”. Rimini, inoltre, si organizza per la consegna di lettini a domicilio per chi preferisce prendere il sole in terrazza o nel proprio giardino.

 

La Liguria mette degli steward invece che controlleranno le entrate nelle spiagge, la Campania invece si procura dei termo scanner: “Non ci saranno tratti arenili incustoditi”, assicura il sindaco di Maiori.

 

Il Lazio opta invece per il braccialetto che segnali gli assembramenti, seguita da un’app per poter prenotare il proprio posto in spiaggia.
Il Salento chiede rinforzi per poter gestire distanziamento, controlli e i tratti di spiaggia libera.

Diversamente la Sardegna che nega plexiglass e disinfezione delle spiagge, che rischierebbero di danneggiare un ecosistema già fragile di suo. Dunque si torna alle spiagge a numero chiuso, con controlli effettuati tramite drone e vigili tra i bagnanti.

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