Giuseppe Conte, in occasione del Primo Maggio, scrive un post su Facebook dove si scusa con tutti gli italiani per i soldi non ricevuti.
“Abbiamo dovuto mettere in campo uno sforzo economico pari a quello di intere manovre di bilancio realizzate nell’arco di 2 o 3 anni. Tanti hanno ricevuto un sostegno, altri lo riceveranno nei prossimi giorni. Abbiamo lavorato al massimo per far ripartire a pieno regime il motore dello Stato, perché questo poderoso sostegno pubblico si concretizzasse in pochi giorni. Ci sono stati e continueranno alcuni ritardi nelle somme da erogare, e si sta rivelando complicata la partita dei finanziamenti”.
Sono queste le parole del Premier, che lavora costantemente e cerca di rassicurare gli italiani.
“Chiedo scusa a nome del governo, e vi assicuro che continueremo a pressare affinché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto. Stiamo lavorando a un nuovo provvedimento con aiuti e misure per la ripartenza economica che saranno più pesanti, più rapidi e più diretti”.
Conte sottolinea poi, che il mondo del lavoro è messo a dura prova: “Tanti vivono con ansia e preoccupazione per questa emergenza, fra attività chiuse e prospettive di lavoro a rischio. Molti, durante la fase più acuta di questa emergenza, hanno lavorato negli ospedali, in strada o in ufficio per assicurarci assistenza, soccorso, sicurezza e beni essenziali. Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto, non sono parole al vento. Sono piuttosto il vento che spinge più forte l’azione del Governo. Credo sia l’unico modo per onorare questo giorno, questo Primo Maggio”.
Il Premier risponde inoltre ad un barbiere di Potenza, che gli scrisse chiedendogli di riaprire la sua attività: “Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. Attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”.