Ad ora risultano oltre 100 i vaccini in sperimentazione nel Mondo anti SARS-CoV-2, nota come COVID-19, ma solo 3 sono passati alla fase pronta per i test di efficacia sull’uomo. Tutto ciò se da una parte appare appare rassicurante, infatti per quanto concerne la realtà dei fatti potrebbe non esserlo, in quanto i tempi per definire una reale copertura anti SARS-CoV-2 servirà tempo, e questo potrebbe essere anche di circa un anno, se non persino diciotto mesi.
In questa fase le uniche arme di battaglia, quindi di difesa contro il SARS-CoV-2 sono quelle note. Innanzitutto, il distanziamento sociale, i dispositivi di protezione individuale (DPI). Ma la difesa al 100% non è garantita, come non lo è neppure la paventata immunità di gregge prodotta dalla sopravvivenza di coloro che non sono immuni alla malattia.
Secondo diversi virologi, abbiamo a che fare con un virus che potrebbe condizionare le nostre abitudini, e soprattutto influenzare la salute, per parecchio tempo, ovvero sino a quando non sarà definito un vaccino realmente efficace, oppure se per qualche ragione, il virus dovesse sparire. Quest’ultima ipotesi è abbastanza remota in tempi ragionevolmente brevi, in quanto la sua diffusione è stata galoppante.
Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo presso l’Università degli Studi di Milano, in varie interviste ha dichiarato che per un nuovo vaccino sono necessari in media 6-8 anni, ma per questo virus che è divenuto pandemia, visti gli sforzi in tutto il Pianeta, i tempi si potrebbero accorciare molto. Di parere più ottimista sono altri virologi, potremo citare il dottor Burioni, anche se i tempi per un vaccino difficilmente si possono preventivare.
Anche la dottoressa Capua non appare ottimista in merito al vaccino da ottenere in breve tempo. Sostiene che di questo virus, rispetto ad altri, conosciamo molto perché è stato studiato diffusamente, ma che sono necessarie delle tempistiche non precisabili da oggi per dire quando avremo il vaccino.
Comunque, si parla di un vaccino disponibile per settembre-ottobre in Italia, e che sarà inizialmente somministrato ai settori esposti, come sanità e forze dell’ordine.
E allora che fare? Proteggersi come consigliano i vari Istituti di Sanità nazionali, seguire le istruzioni delineare dai vari Governi per contenere la pandemia e garantire la cura a tutti gli ammalati, ed evitare il collasso degli ospedali.
Ora nel Pianeta siamo nella fase cupa, quella della chiusura detta lockdown che ha prodotto i suoi effetti per arginare la grave pandemia. Su ciò ci sono vari scettici, ma la scienza dimostra il contrario, ed è la scienza che dobbiamo rigorosamente ascoltare.
A cosa serve un vaccino? Tutti i vaccini sono finalizzati a generare una sorta di “memoria immunitaria”. Questo avviene con vaccini contro il tremendo virus del vaiolo (ben peggiore del SARS-CoV-2), del morbillo, e tanti altri.
I virus fanno parte da sempre della vita dell’uomo e degli animali. In epoche recenti è stato possibile difendersi, ma mai è successo nella storia dell’uomo di affrontare una pandemia con gli attuali mezzi. Per questo dobbiamo ringraziare la scienza ed essere fiduciosi.
Nel frattempo, in molti Paesi, Italia compresa, ci prepariamo alla ripresa delle attività, perché all’infinito non è possibile bloccare le attività produttive e la vita dei cittadini. Ma il percorso non è affatto lineare.