Si chiama S.U.R.E., sta per Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency (supporto per ridurre la disoccupazione in una situazione di emergenza) e prende spunto dal sistema di sostegno statale della Germania, il Kruzarbeit, applicato da Ursula von der Leyen quando era ministro del lavoro durante la crisi finanziaria.
Studiato da lei stessa, presidente della Commissione europea, dichiara che con questo nuovo strumento di solidarietà mobiliterà 100 miliardi per tenere la gente al lavoro e far sì che le imprese restino in attività.
Si tratta di ridurre i lavori a dei part-time e si comincerà ad attuare a Milano e Madrid, zone più colpite in Europa. La compagnia tedesca Lufthansa ha già annunciato di voler chiedere il sostegno pubblico per applicare un orario di lavoro ridotto a 87 mila dipendenti.
L’assicurazione anti-disoccupazione ed altre proposte per l’emergenza coronavirus dovrebbero essere valutate già nella riunione del 7 aprile.
Il commissario Ue Paolo Gentiloni aggiunge che questo fondo è destinato a finanziare la cassa integrazione nei Paesi membri, ed è ottimista sul fatto che molti altri Paesi europei ci seguiranno.
I soldi verranno raccolti con emissioni di titoli della Commissione Europea, i governi nazionali dunque non dovranno anticipare fondi in contanti, ma ripartirsi l’impegno a coprire eventualmente 25 miliardi.