Lockdown, un termine anglosassone che abbiamo imparato ad usare di recente, come un altro lo “smart working”, a seguito dello scoppio della Pandemia di Covid-19. In molti Paesi i virologi indicano che questa è una fase molto delicata, e che il Lockdown va mantenuto, in quanto è una delle armi a disposizione per contenere i contagi. Ma le imprese non ci stanno, e di conseguenza neppure i Governi.
Il Lockdown sta generando un crollo dell’economia mondiale. La perdita economica è stata valutata inizialmente con valori irrisori, mentre ora ci si avvicina sempre più ad un 10%, ma anche questo numero potrebbe essere ritoccato, in quanto è impensabile una ripresa della vita normale nel breve e medio termine.
Vita normale vuol dire uscire di casa liberamente, muoversi, incontrare amici e parenti, andare al cinema, al bar, al ristorante, fare una passeggiata tra la folla, fare un viaggio, andare al mare, montagna, al lago. Insomma, vivere la vita come abbiamo sempre fatto. Ma tutto questo non sarà possibile per un periodo che ora non è noto.
La quotidianità che abbiamo vissuto sino a tutto gennaio 2020 genera benessere collettivo, anche se non distribuito equamente, lavoro, reddito, consumi. Se dovessero mancare alcuni settori strategici, avremmo un calo del PIL. Tra i settori che difficilmente ripartiranno come se non vi fosse la Pandemia sono il turismo, le attività ricettive e ricreative.
Per queste attività non mancano le idee, i progetti per creare una partenza che consenta la sussistenza di queste aziende, ma molti imprenditori del settore sono scettici. Ci sono già rinomate catene di pizzerie che intendono chiudere vari punti vendita, poi c’è chi non ha voce in capitolo, come le singole aziende che non ripartiranno, e su queste ci sono solo stime.
Il Lockdown è necessario per contenere la Pandemia, ma dall’altra parte uccide il benessere sociale che abbiamo acquisito, crea nuovi poveri, disoccupazione, difficoltà per molte famiglia nel pagare le spese, e persino ad acquistare il cibo, curarsi.
Il Lockdown però è avvenuto e ha colpito moltissime imprese che non potranno riaprire i battenti. Si parla di sostegno alle imprese, ma gli esperti evidenziano che le misure adottate sono insufficienti o deficitarie per effetto della burocrazia.
Ma si deve ripartire, non si può pensare di sopravvivere alla Pandemia chiudendo per mesi tutti a casa.