E’ inutile girarci attorno con falso ottimismo, ma la crisi economica è iniziata e sarà galoppante se proseguirà, come si teme, per tutta la durata ed oltre della Pandemia Mondiale. Nel frattempo, alcuni parlano di riprendere le attività, di curve di contagi in alcune aree sono calo, poi intervengono misure ancor più restrittive.
A volte leggiamo un ottimismo fuori luogo, che non fa affatto bene per gli affari, in quanto andrebbero avviati dei piani di emergenza finalizzati per la tenuta del tessuto economico europeo.
Si dice che in Italia non si è fatto niente o poco, ma in realtà da alcuna parte del Mondo sono stati regalati danari alle Imprese ed i cittadini. I sussidi, chiamiamoli per quel che sono, hanno dei limiti. La situazione è molto grave, e forse andrebbero ascoltate alcune voci, forse fuori del coro, che chiedono una sorta di reset economico.
In Italia, e lo scrivo senza con disinteresse politico, è stato fatto già parecchio per le persone e già qualcosa per la tenuta delle aziende, ma è evidente a tutti che la coperta è troppo corta, e non riuscirà a contenere la grave criticità.
In merito agli immobili, se anche Maggio avremo restrizioni (cosa altamente probabile), e se sopratutto non ci saranno sostanziali novità durante l’Estate e per l’inizio dell’Autunno su un vaccino capace di annientare il Covid-19, o altro che possa debellarne la diffusione, rischiamo il caos economico.
Abbiamo letto l’intervista di Cacciari al Corriere, e la sua paura è il futuro economico. Lo chef David Chang ha dichiarato: i ristoranti potrebbero non sopravvivere al Covid-19. Stessa situazione per bar e attività analoghe.
Ma le voci in tal senso sono numerose, e sopratutto indirizzate verso numerose categorie di servizi e vendita.
C’è crisi totale nella vendita dell’abbigliamento, i negozi sono chiusi e salta la vendita di abbigliamento primaverile. Si rischia la riapertura in prossimità dell’inizio Estate, se tutto andrà bene, nel frattempo i negozi non hanno ricevuto la merce di stagione da vendere.
Barbieri e parrucchieri pare che saranno tra le ultime attività a riaprire i battenti. Il tessuto artigianale e dei servizi d’Italia, e non solo, vive e vivrà una crisi devastante.
Di certo interverranno i Governi per mantenere attive le imprese, ma i problemi da affrontare sono numerosi ed estremamente gravosi. Difficilmente si riuscirà a mantenere le condizioni economiche pre-pandemia. E’ stato così in passato, e potrebbe essere così anche stavolta.
Servirà un notevole buon senso da parte di tutti, ad iniziare dai proprietari di immobili che già dovrebbero allentare la pressione sulle locazioni verso i loro conduttori. In seguito, probabilmente, andranno rivisti i canoni di locazione verso il basso, con riduzioni anche del 50%, se non più.
Vi sembra folle? Allora avete la memoria corta, vi siete dimenticati dei danni sul valore immobiliare e delle locazioni avvenuto con altre crisi economiche degli ultimi decenni, le quali, per altro, rispetto all’attuale situazione sono non paragonabili.
La richiesta di immobili in affitto ed in vendita che c’era a fine 2019 sarà un lontano sogno, chi intende acquistare un immobile, attenderà l’evoluzione per fare affari a basso prezzo, e di conseguenza calerà il valore delle abitazioni, ma sopratutto degli immobili destinati per uffici, negozi, i capannoni industriali.
Se chiuderanno, come si teme, molte attività, si libereranno locali commerciali ed uffici, e l’offerta nel mercato avrà un’impennata, con la conseguente diminuzione dei prezzi.
Una diminuzione consistente si avrà, e ce lo mostrano eventi del passato, specie nella parte d’Italia meno vivace economicamente.