C’è chi non pazienta fino al 4 maggio ed esige riaprire le attività il prima possibile.
Infatti già dal 27 aprile le aziende del settore edile, auto e moda saranno riaperte. Dovranno compilare dei moduli che autocertificano il rispetto delle prescrizioni imposte su dotazione dei dispositivi di protezione, sanificazione e presenza del medico. Dovrà inoltre essere privilegiato lo smart working ove possibile e garantire turni diversificati per gli operai.
Previste revoche delle licenze per tutte le attività che non saranno in regola.
Bar e ristoranti dovranno aspettare, ma si valuta la possibilità di introdurre il servizio di asporto, che funzionerà con ingressi scaglionati calcolati in base alla metratura dei locali. Restano i 40 metri quadri fissati nell’ultimo decreto, dove possono stare due dipendenti e un cliente.
Il trasporto pubblico è uno dei più complessi. Su autobus e metropolitane i passeggeri dovranno viaggiare solamente seduti e mantenendo le distanze, con dei posti alternati.
Si pensa inoltre di aprire le zone a traffico limitato, aumentare le corse ed avviare un servizio di sharing con un’area parcheggio per il proprio mezzo e la possibilità di utilizzare le auto e bici messe a disposizione.