Coronavirus, mascherine: quali sono le ideali?

Chirurgiche, ffp3 o di stoffa: quali sono realmente efficaci?

Sappiamo perfettamente ormai che durante la fase due probabilmente utilizzeremo obbligatoriamente le mascherine, in aggiunta al distanziamento sociale e le altre precauzioni, regole che restano obbligatorie nella fase due, con o senza mascherina.

Mascherine chirurgiche, Credits iStockPhoto

E’ una battaglia tra mascherine chirurgiche, di stoffa, quelle “speciali” come le ffp1/ffp2/ffp3, e c’è molta confusione sulla loro efficacia ed il corretto utilizzo e smaltimento delle stesse.
Fabrizio Pregliasco, virologo Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi Milano, spiega le differenze.

 

Le mascherine chirurgiche. Partiamo con le più ricercate (e le più speculate), le classiche che ci hanno tormentato da inizio pandemia con svariate opinioni. Secondo l’esperto, le chirurgiche sono un buon compromesso. Esse sono in grado di limitare la diffusione nell’ambiente di particelle infettanti, bloccando il 95% circa dei virus in uscita. Non hanno una protezione filtrante in fase inalatoria, quindi chi le indossa non è protetto dalle particelle di piccole dimensioni (aerosol), ma forniscono una protezione minima per le droplets (goccioline). Le più consigliate sono quelle che rispettano le norme CE e dei Dispositivi Medici.

 

Mascherine di stoffa. Esse sono quelle che proteggono meno, in quanto gli strati sono molto sottili e le trame del tessuto lasciano traspirare

Sono “meglio di niente”, perché in qualche modo trattengono le particelle virali emesse da una persona malata, ma non proteggono a sufficienza in entrata.
Questo discorso si estende anche per sciarpe e foulard: il buon funzionamento di una mascherina avviene soprattutto grazie all’aderenza al viso, cosa che sciarpe e foulard non sono in grado di fare. Sono dunque le più sconsigliate.

 

FFP1, FFP2, FFP3. Il livello di protezione qui sale. Le FFP1 hanno un’efficacia filtrante dell’80% e sono un buon compromesso in mancanza delle chirurgiche, anche se possono rendere la respirazione più difficoltosa e non si adattano al viso se si ha la barba. Inoltre, se dotate di valvola non hanno una funzione filtrante in fase espiratoria, dunque se chi la indossa è affetto da covid, protegge se stesso ma non gli altri.

Le FFP2 e le FFP3 sono le più protettive e sono riservate ai medici. Richiedono precise disposizioni per essere indossate e tolte.

 

Ma come si indossa una mascherina? Innanzitutto le mascherine sono monouso, dunque bisogna sostituirle ad ogni utilizzo, o lavarle in caso si tratti di quelle di stoffa. Le mascherine devono essere indossate e tolte toccando solo gli elastici, mai toccare la mascherina, e va smaltita adeguatamente, quindi buttata via e non riutilizzata se mono uso e messa a lavare subito se si tratta di quelle in stoffa.

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