Coronavirus e animali domestici: cosa c’è da sapere

Ecco come comportarci con i nostri amici a 4 zampe

Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e il National Veterinary Services Laboratory hanno confermato che una tigre dello zoo di New York è stata infettata dal coronavirus/SARS-CoV-2. Come ha riferito Paul Calle, capo veterinario dello zoo del Bronx in un’intervista alla Reuters, si presume che Nadia abbia infettato una delle sue tutor, che comunque non ha avuto sintomi.

 

Una tigre dello zoo del Bronx è risultata positiva al Covid-19

 

Secondo la posizione ufficiale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), al momento non vi sono prove di trasmissione del coronavirus dall’animale all’uomo. L’OMS raccomanda comunque di lavarsi spesso le mani accuratamente con acqua e sapone dopo aver accarezzato i nostri amici a 4 zampe. Tale precauzione ci protegge comunque da altri batteri come E.Coli o Salmonella, che possono infettare l’uomo.

 

Gli American Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sono della stessa opinione. Nelle loro comunicazioni leggiamo che gli animali domestici possono contrarre altri tipi di coronavirus, anche se a quanto pare non sono in grado di infettare l’uomo. Secondo la American Veterinary Foundation (AVMF), sono stati segnalati due casi di cani infetti a Hong Kong e un caso di gatto infetto in Belgio.

 

Commentando il caso della tigre di New York, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) fa sapere che la tigre avrebbe infettato anche altre tigri che stanno manifestando i classici sintomi del coronavirus.

 

Il CDC raccomanda di limitare il contatto con animali se si è positivi al virus, soprattutto nel caso degli animali domestici. Evita di accarezzarli, abbracciarli, baciarli, farsi leccare e condividere il cibo. Se si ha la possibilità di farli accudire da un altro familiare sarebbe l’ideale ma qualora non fosse possibile il consiglio è sempre quello: lavarsi le mani prima e dopo il contatto.

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