Un po’ tutti, in questo periodo, ci stiamo chiedendo quando tornerà tutto come prima. C’è chi sostiene che non accadrà mai, che il coronavirus ha cambiato il mondo per sempre, chi invece che la ripresa economica potrebbe essere più rapida del previsto.
Non abbiamo la pretesa di darvi una risposta, non ce l’abbiamo. Ma vogliamo proporvi alcune riflessioni, condivisibili o meno saranno comunque riflessioni. Dobbiamo necessariamente partire dal 4 maggio, data che dovrebbe portare alla riapertura parziale dell’Italia. Ripartiranno un po’ di attività economiche, le persone potranno riprendere a circolare all’interno della propria regione, si potrà riprendere – probabilmente – a fare un po’ di sport all’aperto.
Dovremo evitare assembramenti, dovremo portare le mascherine, i guanti ecc ecc. Insomma, dovremo continuare a stare attenti, forse anche ad avere paura (il giusto, senza che sfoci in ansia incontrollata). Ma quando tornerà tutto come prima? Forse ha ragione chi dice “mai”. Perché cambierà il modo di concepire il lavoro, cambierà il modo di approcciarsi alle persone, cambieranno le nostre abitudini, i nostri orari, insomma tutto.
Pensate, per un attimo, alla riapertura di bar, ristoranti, palestre, discoteche o comunque luoghi di socializzazione… dovranno rispettare rigidissime norme di sicurezza che costringeranno a limitare i posti anche del 50%. Ed allora in molti già si domandano: riusciremo a riportare su l’economia italiana? In queste condizioni, senza aiuti concreti, potrebbe realmente essere difficile e potrebbe volerci molto – troppo – tempo.
Ed allora vi lasciamo con un’altra domanda: chi ci dice che il coronavirus non sia destinato a sparire nel nulla? E’ vero, ormai si parla di nuove ondate in autunno, ma su quali basi? E se fosse l’esatto opposto? Noi non abbiamo la risposta e invidiamo – lo diciamo francamente – chi ha tutte queste certezze…