Conte conferma: in settimana il piano per la “fase 2”

Si va verso la riapertura del 4 maggio

In un lungo post pubblicato su Instragram, il Premier Conte conferma la volontà di presentare entro questa settimana il piano per la riapertura dell’Italia. 

 

 

Ma non sarà, com’era facile immaginare, un “liberi tutti”. Si tratterà di un piano molto articolato, che verrà stilato sulla base di attente valutazioni scientifiche ed economiche. Come avrete avuto modo di apprendere dai mass media, a breve dovrebbe essere disponibile un’App che permetterà di tracciare i nostri spostamenti e di poter monitorare l’evoluzione di eventuali nuovi focolai (prima di tutto si spera possa aiutare a prevenirli). Un’App che sta generando non poche polemiche per tutta una serie di motivi, il più importante dei quali è sicuramente legato alle delicatissime questioni di privacy dei cittadini italiani.

 

Si parla di un utilizzo su base volontaria (pare che affinché sia efficace debba essere scaricata da almeno il 60% della popolazione) ma poi si sostiene che chi non l’avrà installata sul cellulare non potrà spostarsi (a questo punto, pur non essendo obbligatoria di fatto lo è).

 

Questo è soltanto uno degli elementi da prendere in considerazione per il ritorno alla “nuova normalità”. Fatto sta che nella dichiarazione dello stesso Premier si evidenzia come i cittadini siano stanchi. Già, le problematiche sociali stanno venendo alla ribalta. S’inizia a parlare di povertà, di episodi di violenza, di disagio psicologico, di problematiche di salute derivanti dalla quarantena.

 

Ed allora forse è il caso che anche la comunità scientifica, o il comitato d’esperti che da un mese e mezzo provano a informarci sull’evoluzione della pandemia, iniziano a pesare vantaggi e svantaggi di misure così restrittive. Non si può andare avanti così, questo è evidente. Lo è per l’economia, lo è per lo stato sociale, lo è per tutta un’altra serie di motivi. Motivi che, leggendo le parole del Premier, si percepiscono distintamente.

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