Tutti a casa forse sino al 18 Aprile per la Pandemia Coronavirus

Ne parlano vari quotidiani italiani.

La situazione sanitaria italiana è molto delicata. Il contenimento, le misure estreme per la riduzione dei contagi stanno funzionando. L’Italia è su ciò all’avanguardia rispetto ad altri Paesi occidentali. E’ verissimo che siamo stati privati della libertà personale, ma questa decisione, sicuramente soffertissima, è l’unico mezzo che oggi abbiamo per la tutela della salute.

Oggi è il 28 Marzo, vi scrivo dalla Lombardia, dove la pandemia ha scelto di decimare alcune migliaia di persone, gettare della disperazione molte famiglie. Bergamo e Brescia sono divenute le aree a maggiori rischio, mentre si è fatto di tutto per contenere i contagi nella grande area metropolitana di Milano. Per altro, le strutture ospedalieri milanesi sostengono mezza Lombardia in questa guerra contro il virus.

 

Ogni decisione è criticabile in un Paese democratico, ma finché non c’è un vaccino, oppure il virus non muterà, probabilmente non potremo tornare alla normalità come prima.  Ma saranno gli esperti a dircelo, ed il Governo a comunicarcelo.

 

Siamo piombati in una sorta di fosso buio, dove le mura domestiche, l’assenza di contatti con l’esterno, se non per attività strettamente necessarie, sono la nostra trincea di guerra per proteggerci dal contagio di un virus che può essere letale.

Preventiva presenza Polizia davanti ad un supermercato di Palermo.

Purtroppo non tutti gli ambienti al chiuso sono stati sicuro come alcuni ospedali, ma sopratutto in questa fase anche varie case di cura e degli anziani. E loro sono le fasce della popolazione più debole, che dobbiamo a tutti i costi perseverare perché sono i nostri nonni, genitori, zii, la nostra identità sociale, la nostra storia e memoria.

 

Le autorità, e ovviamente tutto il personale specializzato, fanno di tutto per sostenere la situazione, in un contesto di Paese democratico, in cui le misure adottate hanno dato risultati migliori. Si parla di Corea dove è andata meglio. Ma loro sono stati esposti più volte alle epidemie, ed hanno predisposto una serie di protocolli rodati per difendersi dalla maledizione del Coronavirus.

 

Il problema or ora non è solo il contenimento del contagio, ma anche la salvaguardia del nostro patrimonio economico, ed anche la salute pubblica che non presenta solo le insidie da Coronavirus. Le strettissime misure di contenimento, dovessero durare ancora altri 15 giorni dopo il 3 Aprile (fonte anche il Corriere.it), potrebbero essere non facilmente sostenute da chi ha problemi psichiatrici, ma anche chi è sano potrebbe avere problemi depressivi.

 

Siamo certi che qualcosa si farà per ridurre al minimo i rischi. Per ora attendiamo la decisione del Governo nazionale, quali misure saranno adottate per i primi 20 giorni di Aprile.

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