In Lombardia ci sono troppi morti da Coronavirus, c’è una letalità decisamente superiore a qualsiasi altra parte del Mondo, compresa la Cina.
Ce lo siamo chiesti in tanto, ma sappiamo la dovizia del nostro Servizio Sanitario. In molti cercano una risposta, ed i vari esperti hanno prospettato diversi scenari.
La dottoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento contro il Covid-19 in Lombardia, secondo vari organi di stampa, ha indicato un suo sospetto: la mutazione dello stesso virus, in uno che ha una maggiore aggressività, potrebbe essere più letale.
Rammentiamo che la dottoressa, circa un mese fa è divenuta nota alle cronache per una sua dichiarazione che è stata fortemente controbattuta da suoi vari colleghi: è un’infezione appena più seria di un’influenza non un pandemia letale.
Va detto che diversi virologi ci avevano rassicurato, e di certo la dottoressa Gismondo non è un’inesperta in materia.
E allora come mai questi pareri discordanti? Da cittadini abbiamo compreso che è un virus aggressivo, che in Italia ci sono molti morti, che ci troviamo in una condizione di emergenza sanitaria. Nel nostro Paese sono state adottate terapie sperimentali che hanno portato al miglioramento dello stato di salute di molti pazienti.
I virus, sopratutto nella fase iniziale possono presentarsi molto aggressivi, per poi mutare. Il virologo Burioni auspica che la mutazione avvenga verso un’attenuazione della sua aggressività.
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