Ogni emozione ha una lettera che lo precede e un colore: si sovrappongono e mischiano tra loro creando diverse sfumature in base alla reazione suscitata da una determinata canzone.
Questa è la ricerca condotta dalla University of California, Berkeley, che ha preso in analisi più di 2.500 soggetti tra Cina e USA.
I volontari sono stati reclutati attraverso la piattaforma di crowdsourcing Amazon Mechanical Turk, che hanno selezionato da YouTube alcuni brani che evocassero in loro differenti emozioni. Da lì, i ricercatori hanno creato una playlist da usare nell’esperimento, arrivando a 40 campioni musicali basati su 28 categorie di emozioni, e successivamente hanno ricavato 13 categorie comuni alle due culture, che corrispondessero a sentimenti come allegro o deprimente, ricorrendo a una vera e propria mappa delle emozioni.
Dalla ricerca è risultato che brani come Woman in Love di Barbra Streisand è romantica per il 67% di chi la ascolta; la colonna sonora di 2001-Odissea nello spazio da una sensazione di trionfo al 68%; Estate-allegro non molto di Vivaldi, suscita invece un 46% di ansia e tensione. Per l’energia, viene utilizzato un genere più aggressivo come l’alternative metal, alternative rock e post punk: i Rage Against the Machine sono risultati al 55% energizzanti e con un 33% di fierezza. Per Elisa di Beethoven suscita invece il 71% di calma, 57% bellezza e 39% romanticismo.
Nonostante alcuni individui potessero essere d’accordo che una canzone susciti in loro un determinato sentimento, non concordano invece sul fatto che quel sentimento sia positivo o negativo.
Questa ricerca può essere applicata in diversi campi, come durante una terapia psichiatrica o psicologica per sapere quale musica utilizzare per provocare determinate emozioni. Ma anche piattaforme come Spotify possono usufruirne, in modo da regolare i propri algoritmi per riprodurre canzoni adatte ai gusti o all’umore.